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17/03/2019

Virtus Lido B - Virtus VENEZIA B 9-16
(1-4 ai tempi, 1 pareggiato, 21-44 punteggio totale; parziali 10-2, 2-2, 0-8, 0-12, 2-8, 7-12)

Bongiovanni 4, Scarpa 4, Busatto 4, Gasparoni 2, Camuffo 2, Novello 2, Penzo 2, Bacci 1, Ballarin, Pamio, Borgo, Minazzi.

Ci aveva illuso l’insperato perfetto equilibrio con il quale i nostri Aquilotti B erano andati al riposo a metà gara, nel derby cittadino contro i coetanei della Virtus VENEZIA B (un tempo vinto per parte, uno pareggiato, nonché 12-12 ai punti).
Tuttavia, bisogna essere onesti: il tasso tecnico medio degli avversari era sensibilmente migliore del nostro, quindi era giocoforza che alla lunga certe loro individualità (Migliaccio, Sambo, Rosasalva e tal Gianmaria) sarebbero emerse mettendoci in difficoltà.
E così è stato: rientrati dallo spogliatoio, i veneziani ci hanno schiacciato sul piano tecnico (rifilandoci parziali perentori), ma anche - e questo ci provoca qualche mal di pancia in più - sul piano dell’intensità e dell’organizzazione di gioco. Abbiamo perso il conto dei contropiedi avversari in cui solo uno dei nostri tentava un timido e velleitario recupero!
Sulle palle vaganti eravamo sempre sistematicamente in ritardo, per non parlare dei rimbalzi, pressoché esclusivo territorio di conquista dei virtussini.
Inaccettabile poi il numero di rimesse regalate agli avversari: l’intero nostro quartetto se ne stava sempre raccolto in uno spazio di pochi metri, mentre nessuno era in grado di smarcarsi per andare a ricevere la palla! 
Aggiungiamo poi che sono totalmente mancati in fase di realizzo giocatori come Gasparoni (2 punti, 1/4 nei tiri da due, 0/4 ai tiri liberi, 1 stoppata e 3 rimbalzi) e Novello (anch’egli 2 punti, 1/5 nei tiri da due, 1 stoppata, 2 rimbalzi), solitamente ben più prolifici al tiro, ma oggi visibilmente in debito d’ossigeno, specie il primo.
Ci hanno invece provato fino alla fine Bongiovanni (4 punti, 2/8 al tiro da due, 0/2 ai tiri liberi), forse il migliore dei nostri, e Bacci (1 punti, 0/5 al tiro da due, 1/2 ai tiri liberi, 1 stoppata, 2 rimbalzi), mai domo, anche se ancora inefficace nelle conclusioni.
Ripartiamo dunque da questa chiosa finale: proviamo ad estendere all’intero gruppo l’intensità dimostrata da pochi.
E lavoriamo sulle rimesse.
Mai abbassare la guardia, perché c’è sempre un altro round!